Albrecht Dürer e il Rinascimento fra
“Come sentirò freddo dopo il sole” con queste parole lo stesso Albrecht Dürer nel 1507 tornando in Germania ,dopo il suo secondo soggiorno italiano, sottolinea quando l’arte italiana gli fosse stata di stimolo e suggestione imprescindibile .
Dürer assorbì molto dall’Italia, approfondendo la conoscenza dell’arte antica, e, attraverso questa, la comprensione e l’acquisizione di un sistema di regole dell’arte. Non c’è stato artista non italiano prima di lui che abbia studiato così intensamente dagli artisti di questa penisola, da Mantegna ai fratelli Bellini a Leonardo.
E proprio a Leonardo è spesso paragonato per la molteplicità dei suoi interessi infatti fu non solo pittore e incisore, ma anche matematico e scienziato, scrittore e illustratore. Ancora come Leonardo si dedicò alla rappresentazione realistica della natura.
La sua eccezionale personalità oltre che la bellezza delle sue opere segnarono profondamente il Rinascimento dei paesi di lingua tedesca. Grazie alle sue incisioni, caratterizzate da una grande potenza espressiva e da innovazioni tecniche e non ultima caratteristica da iconografie raffinate, riuscì a penetrare nel “mercato d’arte italiano”, a quei tempi il più importante al mondo, diventando così un punto di riferimento ineludibile.
Il suo operato costituì un ponte artistico tra Germania e Italia .In mostra a Milano ,grazie alla presenza di disegni incisioni e dipinti si vogliono sottolineare proprio questi rapporti reciproci tra Milano e Venezia,da un lato e Norimberga dall'altro. Accanto alle opere di Dürer, per permetterci di ampliare il nostro sguardo sul contesto artistico e culturale del Rinascimento che potremmo definire del Nord ci saranno opere di Lucas Cranach, Albrecht Altdorfer, Matthias Grünewald, Hans Baldung Grien, Giorgione, Giovanni Bellini, Cima da Conegliano, Solario, Jacopo De’ Barbari, Bartolomeo Veneto, Lorenzo Lotto